Giochi dell'Oca e di percorso
(by Luigi Ciompi & Adrian Seville)
Avanti Home page Indietro

Torna alla ricerca giochi
(back to game search)
Giuoco del Giro d'Italia 
Evviva il Vincitore! 
immagine
Versione stampabile      Invia una segnalazione
image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

image

primo autore: PIN IX to  
secondo autore: Marca Stella 
anno: 1929/30 
luogo: Italia-Milano 
periodo: XX secolo (1°/4) 
percorso: Percorso di 56 caselle numerate 
materiale: carta (paper) (papier) 
dimensioni: 340X500 
stampa: Cromolitografia 
luogo acquisto: Italia-Lucca 
data acquisto: 20-02-1980
dimensioni confezione:  
numero caselle: 56 
categoria: Ciclismo e gare ciclistiche 
tipo di gioco: Gioco di percorso  
editore: Marca Stella (con stella a 6 punte) 
stampatore: Marca Stella (con stella a 6 punte) 
proprietario: Collezione L. Ciompi - A. Seville 
autore delle foto: L. Ciompi - A. Seville 
numero di catalogo: 409 
descrizione: Gioco di 56 caselle, spirale in parte orario ed in parte antiorario. Il gioco si presta a numerose osservazioni. Per cominciare, sotto l’intestazione, c’è un cartiglio con una citazione poetica: “..il bel Paese/ che Appennini(!) parte e ‘l mar circonda e l’ Alpe”. Petrarca. Nell’angolo destro in alto c’è una carta d’Italia priva ancora di Trento e Trieste e su di essa il tracciato del Giro, in rosso, tracciato che dal Veneto attraversa il Trentino ancora irredento. Le scelte del linguaggio ciclistico e delle vedute delle città nelle 56 caselle sono interessanti (da “I giuochi con i dadi”, Libreria Editrice Fiorentina 1978)
REGOLE: in basso, negli angoli.
"REGOLE del giuoco:
L’intento di questo gioco è quello di essere istruttivo e divertevole. Col getto di due dadi comuni si stabilisce la posta e l'ordine successivo dei giuocatori che possono essere in diversi. Il gioco ha inizio partendo dal N°1;
N°7. Chi va a questo numero vi si ferma un giro del suo turno.
Al N° 21 prosegue fino a Firenze (N°38).
Al N° 27 vi rimane sino a quando un altro giocatore non occupi lui lo stesso numero.
Al N° 33 indietreggia sino a Potenza (N°28).
Al N° 41 deve fermarsi un giro del suo turno e poi prosegue fino a Trieste (N°45) ma deve mettere un’ altra volta la posta.
Al N° 48 indietreggia sino a Pavia (N°1).
Al N° 50 ha diritto a gettare subito un’ altra volta i dadi.
Al N° 56 viene dichiarato il vincitore e portato in trionfo dai compagni di gioco.
Chi si trova al N° 55 giocherà con un solo dado. Chi oltrepassa il N°56 indietreggia di tanti punti quanti ne ha fatto in più del 56 stesso e poscia a suo turno, giuoca nuovamente."

CASELLE: con didascalia.
Cas. 1): Partenza, Pavia (fiume Ticino); Cas. 2): svolta pericolosa; Cas. 3): Torino (Panorama col fiume Po); Cas. 4): salita aspra; Cas. 5): Genova (Il porto); Cas. 6): tornanti; Cas. 7): Foratura Gomma; Cas. 8): discesa; Cas. 9: Sestri Levante (Riviera di Levante); Cas. 10): cunetta; Cas. 11): Spezia (Golfo); Cas. 12): rallentare; Cas. 13): Pisa (Torre pendente); Cas. 14): svolta; Cas. 15): Livorno (Faro e monumento a Ferdinando I°); Cas. 16): incrocio pericoloso; Cas. 17): Viterbo (Piazza e Palazzo del Municipio); Cas. 18): passaggio a livello; Cas. 19): Roma (l’Altare della Patria e cartiglio: “Ci siamo e ci resteremo”- Vittorio Emanuele II.1871); Cas. 20): svolta pericolosa; Cas. 21): In volata; Cas. 22): Napoli (Golfo e Castello dell’Ovo - Il Vesuvio); Cas. 23): bivio pericoloso; Cas. 24): Salerno (Veduta del porto); Cas. 25): cunetta; Cas. 26): Reggio (Panorama del Porto); Cas. 27): Rifornimento. Macchina guasta; Cas. 28): Potenza (Panorama dei monti); Cas. 29): rallentare; Cas. 30): Bari (Porto); Cas. 31): svolta pericolosa; Cas. 32): Aquila (Panorama); Cas. 33): Salita Aspra; Cas. 34): Perugia (Monumento e Piazza Vittorio Emanuele); Cas. 35): Passaggio a livello; Cas. 36): Ancona; Cas. 37): rallentare; Cas. 38): Firenze (Santa Maria del Fiore); Cas. 39): Incrocio pericoloso; Cas. 40): Bologna (Torre degli Asinelli e Garisenda); Cas. 41): Un Capitombolo; Cas. 42): svolta; Cas. 43): Venezia (San Marco-Laguna); Cas. 44): Passaggio a livello; Cas. 45): Trieste (Veduta del porto); Cas. 46): Cunette; Cas. 47): Udine (Loggia Municipale); Cas. 48): Sfinimento; Cas. 49): Trento (Castello del Buon Consiglio); Cas. 50): Firma di controllo; Cas. 51): Riva (Sul lago di Garda); Cas. 52): Svolta pericolosa; Cas. 53): Verona (Ponte Castel Vecchio sul fiume Adige); Cas. 54): passaggio a livello; Cas. 55): Treviglio (Santuario e panorama parziale); Cas. 56): TRAGUARDO.

NOTA: vedi esemplare reimpostato e di forma circolare utilizzato come coperchio di scatola di cioccolatini (Cioccolato Jvlas, ditta fondata nel 1930). In un esemplare, in un angolo al centro a destra, la scritta "PIN IX TO", molto probabilmente il disegnatore del gioco; questa sigla appare cancellata negli altri esemplari.
In merito alla datazione, nelle bibliografie si trova 1900 oppure 1920/30.
Sicuramente non può essere la prima data in quanto il Giro d'Italia venne annunciato nel 1908, la prima edizione si svolse nel 1909 e non ci fu un'edizione della gara nel periodo bellico (1915/1918).
Nella cartina geografica in alto a destra si può notare che Trento e Trieste non appartengono all'Italia ma lo saranno dopo la 1.a Guerra Mondiale. Infatti nell'edizione ciclistica del 1919, nel dopoguerra, le due città vengono raggiunte dalla manifestazione e abbiamo anche nel gioco le caselle con Trieste (45) e Trento (49), che però non sono ancora italiane come testimonia la cartina. In quest'ultima è tracciato un percorso strano che interessa anche l'Italia del Sud. Il Giro tocca il sud nel 1914 (Bari) e per la prima volta nella storia sbarcò in Sicilia nel 1930, dove si corsero le tre tappe iniziali (partenza da Messina).
Sempre sul percorso sono segnalate caselle con città mai toccate dalla gara in quegli anni (Sestri Levante, Viterbo, Riva, Treviglio, Venezia)
Sicuramente ci sono delle contraddizioni nella grafica del gioco ed il periodo di realizzazione per questo motivo viene indicativamente compreso fra il 1920 e il 1930, anche e soprattutto con riferimento ad altri esemplari stampati dalla "Marca Stella", marchio che comparirà intorno al 1925.
L'esemplare è stato ristampato ripetute volte e con varie dimensioni ed in alcuni casi è stato omesso il marchio "Marca Stella".
In conclusione la cartina dell'Italia fa pensare ad un periodo pre-bellico ma già nell'edizione ciclistica del 1919 compaiono nelle tappe le città di Trento e Trieste presenti anche nel gioco, ma le altre caselle del tavoliere indicano città interessate in date successive:
- Spezia, 1929;
- Pisa, 1925;
- Livorno, 1921;
- Perugia, 1921-24;
- Reggio, 1930;
- Potenza, 1924-9;
- Ancona 1930;
- Verona 1924/27;
Certamente se si confronta la sequenza delle città nelle caselle con le varie gare disputate non è possibile riscontrare una minima corrispondenza del percorso e poi, come già detto, un elemento sicuramente fuorviante è la cartina che indica una situazione precedente all'evento bellico.
La data del gioco appare quindi verosimilmente 1929/30.


Exhibitions

bibliografia: 1) ANONIMO: "I giuochi con i dadi", Libreria Editrice Fiorentina 1978.
2) MASCHERONI, Silvia - TINTI, Bianca: "Il gioco dell'oca. Un libro da leggere, da guardare, da giocare". Ed. Bompiani, Milano 1981
3) SEVILLE, Adrian: "A history of Cycling in six Board Games". In: "The Ephemerist" N°194, autumn 2021.
4) Anki, TONER: "Cycling Board Games".


 
 
   
 
   
 
   

Vai alla ricerca giochi         Vai all'elenco autori